Fave secche di Carpino: si differenzia dalle altre varietà per le dimensioni medio piccole e la caratteristica “fossetta” nella parte inferiore le rende inconfondibili.

Fagioli Stregoni: questa tipologia di fagioli sono di forma allungata, con base di colore chiaro e striature bordeaux e marroncino, presentano una polpa tenera e hanno un gusto delicato.

Cicerchie di Spello: la varietà è un ecotipo dell' Italia centrale, più piccola di quelle normalmente in commercio.

Fagioli borlotti: appartengono alla famiglia del Phaseolus vulgaris, una pianta importata dall’America Centrale e oggi coltivata in tutti i climi temperati.

Lenticchie di Ustica: si producono esclusivamente sull’isola di Ustica ed sono il frutto di una selezione operata dagli agricoltori nel corso dei secoli e di un adattamento alle specifiche condizioni ambientali.

Fava secca di Leonforte: è un legume di origine antica, già rintracciabile nel Neolitico, e nasce nell’aerea mediterranea e nel Medio Oriente.

Fagiolo Badda di Polizzi: da due secoli negli orti di Polizzi Generosa, nel Parco Naturale delle Madonie, si coltiva un fagiolo bicolore: medio piccolo e tondeggiante, chiamato badda, cioè palla in dialetto.

Lenticchie nere Beluga: sono una varietà di lenticchia molto antica coltivata nell’entroterra siciliano, in particolare nella provincia di Enna.

Fagioli gialli solfarini: vengono anche chiamati anche "Fagioli del Cento" perché la tradizione vuole che vengano seminati il centesimo giorno dell'anno.

Ceci di Spello: presentano eccellenti caratteristiche di sapore e di finezza della pelle dovute alla varietà, al metodo di coltivazione e soprattutto ai terreni su cui vengono prodotti.

Lenticchie di Onano: la lenticchia di Onano ha una forma tonda e si caratterizza per un sapore molto dolce e delicato.

Fave: conosciuta anche come legume allungato, la fava presenta un sapore molto intenso ed è ricca di vitamina C e ferro.

Ceci: l’humus di ceci nasce come piatto in Medioriente; la semplicità e la bontà di questo piatto ha fatto sì che si diffondesse anche nella nostra cucina occidentale.

Piselli: il pisello Bio, intenso, dolce e corposo, viene coltivato in pianura ma anche in collina.

Fagiolo rosso di Lucca: coltivato dalle famiglie locali ed usato come merce di scambio per la sua rarità e qualità ecco il «Rosso» di Lucca…e non stiamo parlando di vino!

Ceci: Il cece è un legume con un'ottima fonte proteica ideale per un’alimentazione vegetariana.

Fagiolo Piattella Pisana: incuriosisce ristoratori e cuochi per le sue qualità organolettiche eccellenti e si distingue per la sua forma piatta, l'assenza di buccia e la pasta morbida.

Fagiolo zolfino dell’Arno: viene chiamato Zolfino per il suo colore giallastro, è un fagiolo piccolo e panciuto, viene coltivato nella parte destra dell'Arno sulla sponda Valdarnese fino a Pratomagno. 

Fagiolo rosso di Lucca: coltivato in terreni sabbiosi a ridosso del fiume Arno nel Lucchese. Presenta profumo intenso, sapore deciso e morbidezza estrema della pasta.

Fagioli verdolini di Onano: il fagiolo verdolino è un legume tradizionale dell'Alta Tuscia, presenta delicatezza nel gusto per la sua buccia particolarmente tenera.

Lenticchie di Castelluccio di Norcia: è coltivato da sempre sui piani carsici di Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ad un’altezza di circa 1.400 metri.

Ceci di Spoleto: coltivati nella parte umbra dell'Alta Valnerina, la valle del fiume Nera che sgorga dai monti Sibillini nelle Marche, a oltre 900 metri di altitudine.

Piselli Centogiorni: sono un'antica varietà a rischio estinzione, oggi Presidio Slow Food.

Fagioli bianchi Acerrani: questa tipologia di fagioli sono caratterizzati dal colore bianco opaco, simile al colore dei denti di un morto

Ceci di Castelcivita: sono ottenuti da una pianta di leguminosa da granella autoctona del Cilento.

Fave del Vesuvio: sono prodotte sulle pendici del Vesuvio e coltivate in collina a due passi dal mare dove soffia la brezza marina. Apprezzate per la notevole tenerezza e il sapore molto caratteristico.

Cicerchie: sono i legumi più antichi di cui l'uomo abbia memoria (8000 a.C. in Mesopotamia), divenne l'alimento principe della tavola, utilizzato nella preparazione di focacce, pani e zuppe.

Fagioli borlotti: venivano preparati nelle locande e nei conventi del territorio di Roma e serviti sottoforma di zuppa, per rifocillare i pellegrini di passaggio nella via Francigena.

Lenticchie: gli antenati le usavano come fonte di proteine quando di carne in circolazione ce n'era ben poca.