Alla scoperta dei piatti che non possono mancare a Natale sulla tavola dei romani
23 Dicembre 2021
Gruppo UNA
L’atmosfera del Natale riporta alla mente i ricordi d’infanzia: le luci sull’albero, i colori dei pacchetti regalo e i profumi dei dolci della tradizione. Preparati a immergerti nello spirito natalizio assaggiando i dessert che non possono assolutamente mancare durante le Feste sulle tavole capitoline.
Nociate e nocchiate, un ricordo al gusto di noci e nocciole
Cominciamo da un piatto contadino della tradizione dei Castelli: piccoli biscottini a base di noci, le nociate, o di nocciole, le nocchiate, tipici del periodo invernale. Si trovano in vari formati, il più diffuso è quello tondeggiante di una pralina, e possono essere arricchiti con frutta secca, agrumi e cacao, ma ogni famiglia ha una ricetta leggermente diversa. La nocchiata deve il suo nome alla “nocchia”, termine dialettale laziale utilizzato per indicare la nocciola.
Il panpepato: un Natale a tutto pepe
Il panpepato, o pampepato, è il re della tavola natalizia romana. Si tratta di un dolce dalla forma bassa e circolare, fatto con frutta secca, nocciole, miele, scorza d'arancia, canditi, cacao e spezie. Deve il suo nome al pepe, ingrediente immancabile nell’impasto, che gli conferisce un’inconfondibile nota piccante. A pochi passi da Castel Sant’Angelo, nel cuore di Roma, si trova il Forno Pasticceria Colapicchioni, una meta imperdibile per assaggiare questa specialità.
Il pangiallo, perché a Roma splende sempre il sole
Simile al panpepato, ma decisamente più dolce, è il Pangiallo, un dolce preparato già dagli antichi romani in occasione del solstizio d’inverno come segno di buon auspicio per festeggiare la rinascita del sole. Prende il nome dalla sottile glassa gialla allo zafferano che lo ricopre e che richiama la forma del sole. La ricetta, tramandata di generazione in generazione, richiede l’utilizzo di cioccolato, frutta secca, miele e cedro candito, il risultato è un panetto profumato e gustoso. Non è un dolce molto diffuso, ma nella Capitale si trovano ancora piccole botteghe storiche, come la Pasticceria Valzani, dove è possibile trovarlo durante le feste.
I mostaccioli alla romana
Questi biscotti romboidali, tipici della Campania, sono entrati a far parte della tradizione culinaria romana da così tanto che sono chiamati anche mostaccioli romani. Fatti principalmente con noci, miele, cannella e albumi, possono essere ricoperti con una glassa al cioccolato o allo zucchero, oppure lasciati al naturale e sono perfetti accompagnati da fichi secchi, uvetta o cioccolato. Se sei curioso di provare queste prelibatezze natalizie il posto giusto per farlo è Regoli, la storica pasticceria che da oltre un secolo prepara dolci della tradizione romana.
Dove dormire a Roma
Roma non è famosa solo per i suoi dolci, ma anche per la sua calda ospitalità. Per un’accoglienza a regola d’arte il posto perfetto è l’Hotel Art by the Spanish Steps | UNA Esperienze, una struttura di design ricavata all’interno di un antico collegio, dove sacro e profano, antico e moderno si mescolano magistralmente. Mentre per un soggiorno classico e raffinato l’UNAWAY Hotel Empire Roma offre una cornice incantevole in cui rilassarsi e godersi la magica atmosfera capitolina durante il periodo delle Feste.