Napoli e la cultura della street art: le 5 opere più suggestive

Napoli e la cultura della street art: le 5 opere più suggestive

Dai murales di Maradona alle figure di santi. Scopriamo la città partenopea attraverso l’arte di strada.

29 Dicembre 2020

Gruppo UNA

Napoli è una città che riesce sempre a sorprendere e affascinare i suoi viaggiatori: possiede una bellezza elegante, espressiva, conturbante. A volte decadente. La sua forza nasce dalla storia e dalla cultura, dai monumenti barocchi negli angoli più inaspettati, dalle tradizioni popolari ancora dominanti. Ma non meno suggestivo è il potere della street art, che nel corso degli anni sembra essere diventata un suo valore intrinseco. Scegliamo così di delineare un percorso inusuale di Napoli, da un capo all’altro della città, che racconti le 5 opere di street art più interessanti da scoprire.

I murales di Maradona di Jorit Agoch e Mario Filardo.

I Quartieri Spagnoli, la cui nascita è legata proprio alla dominazione spagnola, sono uno dei luoghi più caratteristici della città. Perdendosi tra le sue strade e vicoli si incontrano botteghe artigiane di ogni genere e trattorie tipiche. Raggiungendo via Emanuele De Deo 60 non passa inosservato l’immenso Maradona realizzato da Mario Filardo in occasione del secondo scudetto del Napoli, vinto il 29 aprile del 1990. Nel corso degli anni, l’opera ha perso parte del colore, per questo è stato recentemente restaurato dal falegname Salvatore Iodice. Ma l’eroe argentino prende forma anche sugli edifici del Bronx di via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, un quartiere più periferico della città. A dargli vita è stato Jorit Agoch, lo street artist italo-olandese cresciuto proprio a Napoli, noto per portare bellezza e arte soprattutto nei quartieri dimenticati delle città. L’opera racconta il volto estremamente umano di un uomo che per tantissimi napoletani, ma non solo, è già diventato un Dio. 

I murales di Maradona di Jorit Agoch e Mario Filardo

 

Il vento pesa quanto le catene di Zilda.

Negli ultimi anni e in moltissime città d’Italia la rivalutazione urbana è passata anche per la street art. Ed è così che Napoli si è riempita di colori e stencil, grazie a writers provenienti da ogni parte del mondo. Per questi artisti, Napoli, con i suoi palazzi barocchi e le sue strade tortuose, è una grandissima fonte di ispirazione. Rione Sanità, sito ai piedi della collina di Capodimonte, è uno dei rioni con un grande patrimonio artistico: a separarlo dal resto della città è il Ponte della Sanità, per questo, nonostante sia molto vicino al centro storico, sembra un luogo diviso e distante. Qui merita una visita Palazzo Sanfelice, un edificio storico particolarmente scenografico grazie alle sue scalinate tortuose. È stato costruito dall’architetto Ferdinando Sanfelice tra il 1724 e il 1728 e nasconde al suo interno un inaspettato tesoro, “Il vento pesa quanto le catene” di Zilda, street artist francese, il famoso “Il Banksy di Rennes”. Un uomo nudo, con i polsi incatenati, sta di fronte ad un cielo che porta tempesta e ad un Vesuvio in esplosione.

Napoli

 

La Maddalena Meditativa di Zilda.

La Presentazione di Maria al Tempio, da sempre soprannominata la Scorziata, edificio storico costituito dalla chiesa e dal conservatorio dedicato, fu fondato nel 1579 in onore di tre nobildonne napoletane: Giovanna Scorziata, Lucia e Agata Paparo. Lo si incontra passeggiando in Vico Cinquesanti, nel centro storico della città. Dal 1981 è stata interdetta al pubblico per motivi di sicurezza, ma lasciandola senza alcuna protezione, ladri e mercanti d’arte l’hanno depredata di tutte le sue meraviglie. In seguito, un incendio l’ha quasi rasa al suolo. Per rendere noto quest’abbandono dell’arte e della cultura tipico di Napoli, Zilda la sceglie come tela per un’opera: la sua versione del dipinto di Francesco Hayez, la Meditazione sulla Storia d’Italia (1851), dipinta all’indomani del fallimento dei moti del 1848 a Milano. Nella Scorziata adesso c’è una donna con il seno scoperto: non una donna qualsiasi, ma una Italia dallo sguardo basso ma sicuro, umiliata ma non ancora vinta. 

Le figure di Alice Pasquini.

Alice Pasquini è una street artist, pittrice e scenografa. È nata a Roma, ma ha viaggiato sia in Italia sia all’estero per raccontare la sua personale visione creativa. Per le strade di Napoli si trovano diverse sue opere rappresentanti per lo più figure femminili o infantili, forti e allo stesso tempo ambigue, ironiche e provocatorie. I suoi personaggi hanno un impatto immediato sul pubblico, anche grazie ad un tratto molto semplice: lineare, veloce e nitido. Si incontrano alcuni dei suoi lavori più interessanti a Toledo, in Piazza Carità, nei pressi del Monastero di Santa Chiara e in via Mezzocannone nel quartiere Porto. 

Murales - Napoli

 

La Madonna dei Pellegrini di Francesco Bosoletti.

La “Madonna dei Pellegrini” è stata realizzata da Francesco Bosoletti nel 2017, ispirandosi all’omonimo quadro di Caravaggio (1604-1606). Sorge su una cappella votiva dimenticata e trascurata nei Quartieri Spagnoli, proprio per riabilitare questo edificio storico con nuova vita e nuovi colori. Ed è proprio questo il monito dell’opera: la cultura e gli edifici storici dovrebbero essere sempre protetti e conservati con cura, ma a Napoli molte delle bellezze cittadine sono state abbandonate al tempo e ai predatori. 

Napoli Street Art

 

Dove soggiornare a Napoli.

UNAHOTELS Napoli è il luogo ideale dove soggiornare per scoprire tutte le meraviglie di Napoli. Si trova nel quartiere Stazione Centrale. Da qui si raggiunge facilmente la Chiesa del Gesù Nuovo, il Museo Madre (Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina) e la Chiesa di Sant’Anna. L’hotel è in una posizione ideale per visitare la città ed è dotato di tutti i confort per renderla una vacanza davvero speciale.

Unahotels Napoli

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