UNA è Femminile: Valentina

Storie di vita e lavorative, per celebrare la donna.

20 Settembre 2022

Cari lettori,

questo mese abbiamo conosciuto meglio Valentina Chabert, Supporto operativo alle Risorse Umane. Abbiamo incontrato Valentina davanti ad un piatto di sushi facendo un'allegra chiacchierata. Valentina è una bellissima donna dentro e fuori; la sua grinta la precede e con essa arriva diretta la sua passione per il lavoro. Schietta e onesta: una persona con la quale ti confideresti molto volentieri, infatti siamo stupiti che l’intervista non l’abbia fatta lei a noi! 
A Valentina abbiamo chiesto di raccontarsi in maniera spontanea e una cosa l’abbiamo notata: non ha mai smesso di sorridere…

Valentina, parlaci del tuo percorso

Ho iniziato giovanissima, facendo le stagioni nei villaggi turistici: tanta fatica, ma anche tanto divertimento! Nel 2006 sono entrata in Atahotels ed ho iniziato come Front Office Manager a Torino, per poi passare alla sede di Milano per seguire le procedure aziendali. Dopo questo passaggio sono tornata in hotel come vice direttore fino al 2013, anno della mia prima gravidanza; al mio ritorno sono entrata nell’ufficio risorse umane dove sono attualmente. La mia vita lavorativa è stata una serie di coincidenze: un caso? Sì, se vogliamo, ma è dagli eventi casuali che nascono le opportunità.

Quanto c’è della Valentina di ieri nella Valentina di oggi?

Tanto: se non ci fosse la “follia” di ieri non affronterei al meglio la realtà di oggi. Ci tengo a mantenere la mia personalità e le mie radici: mi hanno insegnato a migliorare per se stessi ma a non cambiare mai per nessuno!

Cosa hai imparato dalla vita in hotel?

Il Problem solving: tutto e subito! Vedere realtà diverse ti fa crescere sotto tanti aspetti; è stata questa la mia fortuna.

Hai parlato di una gravidanza: quindi sei mamma?

Alice e Federico due perle che ho fortemente voluto e che nonostante gli impegni di lavoro e gli orari allungati, mi regalano la tranquillità di lavorare serenamente. Ho la grande fortuna di avere aiuti a casa per le loro quotidiane necessità, così da permettermi di concentrarmi e di dedicare del tempo ai problemi, ai “mal di pancia” e al futuro di tutti coloro che per varie ragioni bussano alla mia porta, incontro negli alberghi o rincorro nei corridoi!

Cosa ti piace fare quando smetti di lavorare?

Liberare la testa, andare in bici e sciare….e fare i compiti con Alice… :-)

Cosa speri per il tuo futuro e per la tua carriera in azienda?

Ho voglia di crescere, di fare sempre più passi in avanti e di diventare il punto di riferimento HR per il nostro Gruppo.

Bellissimo obiettivo! Ti ritieni una donna che ama le donne?

Sono cresciuta sola con la mia mamma. La sua forza, tenacia e determinazione sono state palestre di vita e che inevitabilmente, sono entrate a far parte del mio carattere. Le donne hanno un potenziale ancora molto da conoscere e sviluppare, ma dobbiamo essere noi donne a crederlo per prime!

Perché per te UNA è Femminile?

UNA non è ancora Femminile del tutto. È un percorso lungo che la nostra Società doveva intraprendere e sviluppare. Lavorare per un'azienda che punta anche sulle donne è un forte incentivo. Nel mio piccolo continuerò a scovare nuove colleghe che abbiano la voglia di mettersi in gioco!

Sei Felice?

Mmmhh… in generale sì, ma se posso dirla tutta sarò davvero felice quando nei ruoli strategici di Gruppo UNA vedrò tante donne quanti uomini!

 

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