UNA è Femminile: Michelina

Storie di vita e lavorative, per celebrare la donna.

1 Agosto 2022

Cari lettori,
siamo arrivati alla puntata estiva di UNA è Femminile.
Questo mese abbiamo conosciuto meglio Michelina Mongelli, che lavora nelle maestose cucine dell’hotel Principi di Piemonte | UNA Esperienze di Torino. Michelina è una donna forte, dinamica e sicura di sé; si definisce una “semplice cuoca”, ma per noi è molto più di questo. Capelli scuri, sorriso gioioso e tenacia da vendere. Le abbiamo chiesto di raccontarci le sue giornate dentro e fuori la sede di lavoro per capire cosa si cela dietro la sua corazza da Wonder Woman dei fornelli.

Parlaci del tuo percorso e di che ruolo hai in cucina

Mi sono ritrovata a lavorare in cucina un po' per caso: avevo bisogno di un lavoro stabile e nel 2002, con una bimba di due anni da crescere, l'unico lavoro sicuro che avevo trovato era come lavapiatti in un ristorante: da lì ho iniziato a scoprire il mondo lavorativo in cucina.
Dopo quattro anni mi hanno proposto di lavorare in cucina e così ho iniziato a fare pasta fresca e pane lavorando moltissime ore al giorno.
Nel 2007 ho iniziato a lavorare al Principi di Piemonte e, seguendo il mantra del mio primo maestro: "solo chi non fa niente non sbaglia mai", sono arrivata ad essere capo partita agli antipasti e, all’occorrenza, ai primi, ai secondi e ai dolci.

Quando esci dal lavoro chi sei? Hai un hobby o una passione?

Questo tipo di lavoro non ti lascia molto tempo libero, anche a livello mentale: quando sei a casa ti capita di organizzare già il lavoro dei giorni successivi.
Poi ti rendi conto che devi staccare un po' la spina perché c'è la famiglia: mia figlia, che ormai ha 22 anni, l'ho vissuta davvero poco ed è per questo che nei miei giorni di riposo la cosa più importante è sempre stata passare del tempo con lei.
Mi è capitato di saltare qualche recita scolastica perché sono abituata a dare sempre il massimo sul lavoro ed è per questo che pretendo sempre tanto da chi lavora con me.

La tua più grande soddisfazione nel lavoro?

La mia più grande soddisfazione è sapere che il cliente ha apprezzato quello che ha mangiato; anche per un semplice piatto di pasta, sentirsi dire: "la cottura della pasta era perfetta". Queste sono soddisfazioni!
Lo Chef Michele Griglio ci dà fiducia e si fida del lavoro che facciamo: il lavoro di squadra mi rende molto felice.

L’ambiente della cucina è prettamente maschile: come fa una donna a fare la differenza?

Me lo chiedono spesso: io non ho mai visto nessuna differenza tra sessi. Sono qui per lavorare e cerco sempre di dare il meglio e lo fanno anche i miei colleghi. 
Forse l'unica differenza è che la donna quando torna a casa non riposa mai veramente quanto l'uomo, ma questa è la nostra natura femminile. Non ci lamentiamo mai di essere stanche!
Bisognerebbe chiedere ai miei colleghi com'è lavorare con una donna in cucina!

A che figura femminile ti ispiri se ne hai una?

Non ho una figura in particolare, ma avevo una mamma che si è trasferita molto giovane con tre figli dal sud Italia; lei e mio padre ci hanno cresciuti e non ci hanno mai fatto mancare nulla.
Mia mamma trovava sempre il tempo di cucinare cose buonissime per noi e leggeva tanti libri di cucina;
Forse un po' ho preso da lei…

Cosa speri per il tuo futuro in azienda?

L'unica cosa che posso sperare è che non essendo né chef, né sous chef, il mio lavoro venga preso in considerazione: alla fine non è tanto il ruolo ma l'impegno, la dedizione ed il tempo che dedichi al lavoro.

Perché per te UNA è Femminile?

Per me una è femminile perché ho potuto notare che in ogni reparto, qualsiasi persona, che sia di sesso femminile o maschile può crescere professionalmente.

Sei Felice?

Sono felice se penso che ho la salute, il lavoro e la famiglia. Lo sarò ancora di più quando i miei sogni e obbiettivi di saranno realizzati e con essi quelli di chi mi sta vicino. Ma già questa intervista ad una “semplice cuoca” mi rende infinitamente felice, grazie!

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