Da MADRE a Maa - Museo Archeologico Nazionale di Napoli: tutti i musei e i siti d'arte di Napoli da non perdere durante una visita della città.
Musei e luoghi d’arte: ecco quelli da non perdere a Napoli

Musei e luoghi d’arte: ecco quelli da non perdere a Napoli

Ecco una selezione dei musei più famosi della città partenopea.

12 Ottobre 2020

Gruppo UNA

Ci troviamo a Napoli, città ricca di musei d’arte e dal grande patrimonio artistico. Scopriamo insieme alcuni dei musei della città partenopea più suggestivi per godere degli inestimabili tesori che custodiscono. 

MADRE 

Il MADRE è il museo d’arte contemporanea situato nel centro storico di una città. L’architetto portoghese Alvaro Siza ha trasformato l’antico palazzo Donnaregina in uno splendido e funzionale spazio moderno per l’arte contemporanea. 

Nel cuore nascosto di Napoli, dove pulsa l’anima popolare della città, a pochi passi dal Duomo e dal Tesoro di San Gennaro, a cento metri dal Museo Archeologico, la presenza del Museo MADRE è anche l’occasione per ridisegnare la vocazione turistica di un quartiere ricco di valori sociali da recuperare e di beni culturali da riscoprire. 

Al primo piano del museo sono collocate le opere permanenti di Clemente, Lewitt, Long, Bianchi, Fabro, Koons, Paladino, Kounellis,Horn, Paolini e Serra, mentre il percorso espositivo del secondo piano si dipana seguendo le vicende più significative dei linguaggi artistici dalle fine degli anni Cinquanta fino all’inizio dei Novanta.

MANN - Museo archeologico nazionale di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita una delle raccolte di antichità più straordinarie del mondo; nelle sue sale hanno sede collezioni storiche che costituiscono uno dei nuclei portanti della storia della cultura italiana e occidentale: il gruppo delle gemme e delle sculture Farnese, eredità dei Borbone; i tesori di Ercolano e Pompei, un insieme senza paragoni di affreschi e mosaici, statue, oggetti preziosi e d’uso comune; raccolte celebri e nuovi allestimenti quali il Medagliere e il celeberrimo Gabinetto Segreto, la raccolta di reperti “osceni” che documenta i costumi antichi in tema di erotismo.

Ercolano

Pompei

 

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Progettato dai Borbone a partire dal 1738, il Palazzo Reale di Capodimonte presenta come nucleo essenziale la collezione Farnese, con capolavori straordinari di Tiziano, Parmigianino, Carracci e un patrimonio ricchissimo di arti decorative. 

Nel corso dei secoli successivi le raccolte museali si arricchiscono di opere di grande rilievo provenienti dalle chiese napoletane e meridionali (Simone Martini, Colantonio, Caravaggio) e di acquisizioni prestigiose, talvolta di intere collezioni (Borgia, d’Avalos). 

Accanto alla collezione Farnese, l’Appartamento Reale con le manifatture borboniche, tra cui le celebri porcellane. Nel museo si trovano anche la Galleria Napoletana, le sezioni dell’Ottocento e dell’arte contemporanea.

Museo Duca di Martina

La splendida tenuta sulla collina del Vomero venne acquistata da Ferdinando I di Borbone come residenza estiva della duchessa di Floridia Lucia Migliaccio. Nacque così la Floridiana, raffinata villa neoclassica sistemata dall'architetto di origine toscana Antonio Piccolini. 

La villa ed il parco sono acquistati nel 1919 dallo Stato e dal 1927 ha qui sede il Museo della Ceramica Duca di Martina, che contiene una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europee ed orientali. 

La collezione, appartenuta a Placido de Sangro, duca di Martina, comprende circa seimila oggetti di produzione artistica “minore”, come oggetti di arredo, vetri, avori, ambre, lacche, coralli, smalti, ma soprattutto porcellane e maioliche. 

Museo Duca di Martina

 

Museo Pignatelli Cortes

È un raro esempio di Casa Museo; gli oggetti sono ancora nella loro collocazione originaria nelle stanze. La dimora principesca è legata al gusto e al prestigio delle famiglie aristocratiche che l’hanno abitata: gli Acton, i Rothschild e i Pignatelli. 
La Villa, armonioso ed elegante modello dell’architettura neoclassica napoletana, è stata progettata da Pietro Valente nel 1826. Il Museo fu realizzato nel 1955, quando la principessa Rosina Pignatelli donò il parco e la villa con arredi, suppellettili e collezioni allo Stato italiano.

Il Museo raccoglie arredamenti, piccoli mobili dell’Ottocento, oggetti in argento, suppellettili in bronzo dorato, bronzetti e porcellane di diverse manifatture che mostrano l’interesse collezionistico dei Pignatelli per le arti applicate. 

All’interno sono anche esposte la collezione d’arte del Banco di Napoli - con tesori che vanno dal Cinquecento all’Ottocento – e, in un padiglione in fondo al Giardino, il Museo delle carrozze.

Museo Pignatelli Cortes

 

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