Piccoli gioielli e mete ideali per una gita fuoriporta che ti condurranno in un tempo che sembra essersi fermato.
28 Novembre 2020
Gruppo UNA
Nei dintorni di Bologna esistono moltissimi piccoli borghi medioevali dalla bellezza unica. Luoghi perfetti per una gita fuori città alla scoperta di tempi antichi e circondati da suggestivi paesaggi naturali incastonati tra colline e pianure. Sei pronto a partire? Scopriamo insieme alcuni delle cittadine insolite più suggestive nei pressi di Bologna.
Brisighella e i suoi tre guardiani.
Avvicinandoti al borgo medievale di Brisighella ti sentirai trasportato indietro nel tempo e noterai subito i tre imponenti pinnacoli rocciosi - detti tre colli - che sovrastano la piccola cittadina, ognuno con un suo “guardiano” pronto a sorvegliarla: la rocca Manfrediana, il santuario del Monticino e la torre, detta dell’Orologio. Nel centro del borgo, Piazza Marconi colpisce subito per le piccole abitazioni che la circondando. Oltre ad attrarre per i loro vivaci colori pastello, le case custodiscono un segreto: sporgendoti dalle finestrelle a forma d’arco che si affacciano sulla piazza, potrai scoprire al loro interno l’antica strada coperta e sopraelevata chiamata Via degli Asini. La stradina fu costruita nel XIV secolo con scopi difensivi e poi successivamente coperta e inglobata dalle abitazioni circostanti e usata principalmente dai birocciai e i loro asinelli per il trasporto del gesso, proveniente dalle cave sopra il paese.
Dozza e la sua galleria d’arte a cielo aperto.
Viaggiando tra le verdeggianti colline dell’appennino tosco-romagnolo, ti imbatterai nel piccolo comune di Dozza, un borgo medievale di rara bellezza sitato proprio sul crinale di un colle. Il borgo conta appena mille abitanti, se non si considerano i personaggi impressi sulle mura del paese che ne animano le strade. Infatti, Dozza è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto: vi sono più di cento dipinti realizzati su case e botteghe che ti accompagneranno per i viottoli di questo affascinante gioiello. Tutto nasce con la Biennale del Muro Dipinto che, grazie alla partecipazione di centinaia di artisti contemporanei, ha trasformato dagli anni ’60 le casette di Dozza in tante piccole opere d’arte.
La Scola e il suo cipresso.
L’incantevole borgo medievale di Scola, uno dei meglio conservati dell’Appennino Bolognese, risale al XIV. Visitandolo ti sentirai subito trasportato in un’altra epoca e avrai come la sensazione di essere capitato per caso in un luogo segreto. Il borgo fortificato è nato infatti come quartiere militare e luogo di resistenza e difesa del centro monastico di Montovolo, di grande importanza economica e commerciale, oltre che religiosa. Nell’area di Montovolo, situata vicino al confine con i Longobardi, sono avvenute le leggendarie lotte tra guerrieri Franchi – detti Paladini – e Longobardi invasori. Il borgo fortificato aveva quindi un ruolo strategico e la sua funzione militare ne giustifica il nome e la composizione urbanistica. Ti consigliamo di perderti tra le stradine del borgo e andare a caccia dei vari simboli lasciati da costruttori e artisti sulle mura delle case. Imperdibile è il maestoso cipresso della Scola che, con la sua altezza di 25 m e un’età stimata di oltre 700 anni, rappresenta un vero e proprio monumento della natura.
Il piccolissimo Borgo di San Pietro.
Il minuscolo borgo di San Pietro si trova ai confini del bellissimo Parco Regionale dei Gessi bolognesi. San Pietro, come gli altri borghi di epoca medievale della zona, nasce anch’esso con funzioni strategiche e difensive. Qui sorgeva un castello, uno degli anelli nella catena di fortilizi che furono eretti in epoca medioevale a difesa della Via Emilia. Di quell'epoca resta ancora la bella torre, recentemente restaurata, che faceva parte delle mura del castello.
All'interno delle mura esistevano due chiese: la chiesa di San Lorenzo e la chiesa di San Pietro. Solo quest'ultima esiste ancora. Ultimi testimoni del borgo antico restano le due fontane, dette “Fontane Delle Armi”.
Selva Malvezzi: un piccolo mondo a sé.
Un vero e proprio complesso feudale, il quattrocentesco borgo di Selva Malvezzi deve il suo nome all’omonima potente famiglia nobiliare Bolognese. Rimaneggiato nel XVII secolo, l’insieme del borgo ha comunque conservato l’aspetto originario: il nucleo centrale, costituito dal seicentesco palazzo padronale, e il palazzo del Governatore, con la splendida facciata arricchita dall’orologio e dalla campana. La roccaforte medievale, “il palazzaccio”, è purtroppo in parte diroccato, ma questo borgo è ancora un piccolo mondo incastonato nella verde pianura bolognese.
Dove soggiornare a Bologna.
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