Un itinerario differente per conoscere i misteri della città
24 Ottobre 2021
Gruppo UNA
La Dotta, la Rossa, la Grassa: così è definita Bologna. Dotta per la presenza di una delle più antiche Università d’Italia, Rossa per il colore dei tetti delle case e Grassa per la gustosa gastronomia. Ma non solo. Bologna è anche una città misteriosa e questo percorso ti porterà a scoprire i sette segreti che tutti i bolognesi conoscono e che da oggi conoscerai anche tu.
La Piccola Venezia
In via Piella, a metà strada tra Piazza Maggiore e la Stazione, si nasconde il primo dei segreti di Bologna. Affacciandoti da una finestrella sul muro ti troverai davanti a uno scorcio romantico e inaspettato: un canale che ricorda molto quelli di Venezia.
Il telefono senza fili del Podestà
In Piazza Maggiore, sotto il voltone di Palazzo Podestà, scorgerai persone di spalle intente a parlare nei quattro angoli degli archi che sostengono la Torre dell’Arengo. Se ti avvicini e sussurri qualcosa con il viso rivolto verso il muro, per un incredibile gioco acustico, chi si trova nell’angolo opposto potrà sentire distintamente il tuo messaggio.
Il Nettuno felice
Basta attraversare la piazza e posizionarsi sulla mattonella nera antistante la fontana del Nettuno per scoprire che da quel punto una delle dita della statua crea una divertente illusione prospettica. In che senso? Non ti resta che scoprirlo.
Le tre frecce
Sotto il portico in Strada Maggiore, all’ingresso di Corte Isolani, si nascondono tre frecce conficcate nel legno del soffitto. La leggenda vuole che un nobile incaricò tre sicari di uccidere la moglie infedele. La donna si affacciò alla finestra senza veli, distraendo così gli arcieri che sbagliarono mira e scagliarono le frecce verso l’alto. Se guardi bene forse riuscirai a scorgere i contorni dei dardi medievali rimasti lì fino a oggi.
Pane, canapa e vino
All’angolo tra via Indipendenza e via Rizzoli si trova la “bella casa del Canton de’Fiori”, un elegante edificio in stile Liberty. Alzando la testa si possono ammirare alcune iscrizioni misteriose, una in particolare recita: “panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”, ovvero “il pane è vita, la canapa è protezione, il vino è allegria”. La frase fa riferimento alla ricchezza agricola della città, su cui a lungo si è basata l’economia locale.
Il vaso rotto sulla Torre degli Asinelli
Questo è il segreto più faticoso da scoprire, infatti bisogna salire tutti i 498 gradini che conducono in cima alla Torre degli Asinelli. Qui si trova un vaso rotto che simboleggia le qualità politiche di Bologna nella soluzione dei problemi. Forse non sai che la tradizione vuole porti sfortuna salire lassù prima della laurea.
Tra segreto e leggenda
Il giro si conclude in zona universitaria: all’interno di Palazzo Poggi, in via Zamboni, dove si dovrebbe trovare una cattedra universitaria con l’incisione “Panum Resis”. Diciamo dovrebbe perché alcuni sostengono di averla trovata, ma nessuno ha mai rivelato la posizione precisa. La scritta latina, se davvero esiste, starebbe a indicare che la conoscenza è alla base di ogni decisione.
Dove dormire a Bologna
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