5 mostre sulle donne da non perdere a Milano

5 mostre sulle donne da non perdere a Milano

Nel corso del 2020 il palinsesto culturale cittadino sarà dedicato a “I talenti delle donne”.

10 Febbraio 2020

Gruppo UNA

A partire dal 2014, il Comune di Milano|Cultura ha promosso palinsesti culturali tematici diffusi in tutta la città e quest’anno sarà dedicato a “I talenti delle donne”, dalle figure esemplari del passato alle molte testimoni di oggi, protagoniste nel mondo dell’arte, della cultura, dell’imprenditoria, della politica, dello sport e della scienza.
Dalle grandi Istituzioni alle piccole associazioni, tutti gli operatori culturali della città sono coinvolti nella programmazione di iniziative legate al tema del palinsesto. 
I talenti delle donne” vuole portare in evidenza come le donne siano artefici di sviluppi straordinari nelle più diverse discipline artistiche, culturali, scientifiche e di mutamenti significativi nel campo del sociale. Scopri con noi 5 mostre sulle donne a Milano che non puoi perdere. 

Kate Tedman – The Surface. Dal 7 febbraio al 28 marzo. c|e contemporary, via Tiraboschi 2.

La prima personale in Italia dell’artista inglese. In mostra una serie di opere in cui la tecnica pittorica si combina con all’arte del ricamo. Kate Tedman dà vita a mondi onirici e affascinanti, abitati da pesci, elementi vegetali e soggetti eccentrici e misteriosi provenienti da epoche lontane. 
In occasione di questa prima mostra presso c|e contemporary, Kate Tedman ha realizzato alcune opere ricamando su antichi ritratti incisi o antiche opere a olio. L’arte del ricamo viene così utilizzata dall’artista in chiave moderna per arricchire queste opere del passato e continuare a farle vivere ancora oggi. 
A queste opere curiose, provenienti da mercatini delle pulci e fiere d’antiquariato, Kate Tedman applica nuovo colore, evitando però di danneggiare l’integrità dell’opera originale.

Kate Tedman – The Surface

 

Trisha Baga. the eye, the eye and the ear. Dal 20 febbraio al 19 luglio. Pirelli HangarBicocca, via Chiese 2.

Trisha Baga, americana di origini filippine, è tra le giovani filmmaker e artiste più innovative della sua generazione. La sua pratica include dispositivi e media tra cui installazioni, sculture, performance e video. L’artista attinge dall’immaginario televisivo, dal web e da filmati amatoriali rielaborandoli per trattare temi come l’identità di genere, il mondo digitale e l’evoluzione tecnologica, generando narrazioni imprevedibili. 
Passando dal VHS, al DVD per arrivare al 3D, i visitatori sono chiamati a intraprendere un vero e proprio viaggio, indossando lenti stereoscopiche di occhiali 3D, in un ambiente immersivo che espande lo spazio fisico in numerosi livelli visivi e sonori.

Trisha Baga. the eye, the eye and the ear

Trisha Baga. the eye, the eye and the ear

 

Donne politecniche. 25 febbraio. Archivi storici Politecnico di Milano, via Candiani 72. 

La mostra si articola attorno a quattro storie portanti sulle figure di Maria Artini, Rosita Bossi, Liliana Grassi e Gabriella Crespi, quattro donne ritenute rilevanti nel mondo dell’ingegneria, dell’architettura e del design nell’ambito del Politecnico di Milano. 
A questo corpus sono affiancate altre sezioni: la prima è un percorso diacronico sulle presenze femminili al Politecnico di Milano dai primi anni del ‘900 a oggi. 
Una seconda sezione è costituita da una selezione di brevetti “al femminile”, mentre nell’ultima viene presentato un montaggio video di testimonianze delle donne politecniche della contemporaneità. 

Parlami di lei: tenEramente forte. Dal 18 febbraio al 20 dicembre. Casa Museo Spazio Tadini, via Jommelli 24.

Mostra di Emilio Tadini all’insegna di un viaggio nell’iconografia della figura femminile, dai miti greci ad oggi, attraverso lo sguardo e l’analisi sull’universo femminile nell’opera di Tadini. 
L’artista si immedesima nel ruolo femminile, invitando i visitatori ad una riflessione sul ruolo della donna, sia nella società che nel sacro, da Pier della Francesca a Joyce, fino al Vangelo.
Il suo lavoro è anche un omaggio alla moglie Antonia Tadini, musa e fedele riferimento della sua vita. 

Parlami di lei: tenEramente forte

 

Tania Bruguera. Dal 31 marzo al 7 giugno. PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, via Palestro 14.

L’artista cubana Tania Bruguera è una delle figure più influenti sulla scena artistica globale. Non distante dall’attivismo, la sua ricerca mira a indagare i rapporti tra potere e media attraverso performance provocatorie e tese a sfidare i poteri forti. 
Tania porta una selezione delle sue azioni più significative, un nuovo lavoro pensato proprio per lo spazio milanese e una nuova performance che la vede protagonista in occasione di miart e di Art Week. 
Vive e lavora tra Chicago e Havana ed è fondatrice e direttrice dell’Arte de Conducta, il primo programma di studio dello spettacolo teatrale nell’America Latina.
La mostra è a cura di Diego Sileo. 

Tania Bruguera

 

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