San Gimignano

2020 anno bisestile: a febbraio un weekend in più per scoprire San Gimignano

Un giorno più da dedicare alle tue vacanze.

3 Febbraio 2020

Gruppo UNA

Siamo nel pieno dell’inverno e le prossime vacanze appaiono un miraggio lontano. Perché non concedersi una piccola pausa? Approfitta di febbraio per goderti un week end fuori porta in uno dei luoghi più magici della Toscana: il borgo di San Gimignano. 
Perché visitare San Gimignano?
Patrimonio dell’UNESCO, San Gimignano è uno dei luoghi simbolo della Toscana, immerso nei paesaggi suggestivi della Val D’Elsa, nel cuore delle colline senesi. Maestosamente arroccato e circondato dalle sue antiche mura, lo puoi scorgere già da lontano.
Definito anche “capolavoro del genio creativo umano”, furono gli Etruschi i primi ad abitare questo strategico borgo che è successivamente diventato uno dei migliori esempi di organizzazione urbana dell’età dei Comuni. A colpire i visitatori sono proprio l’atmosfera e l’architettura trecentesca, rimaste inalterate e autentiche. 

San Gimignano: la città dalle belle torri.

Nell’epoca d’oro del famoso borgo toscano, le famiglie della città decisero di erigere imponenti torri per dimostrare la loro potenza. Alcune di queste permangono ancora oggi e conferiscono a San Gimignano l’epiteto di “città dalle belle torri”. 
Scopriamo insieme quelle da non perdere.

  • La Torre Grossa, con i suoi 54 metri, è la più alta della città. Oggi è tra le torri meglio conservate ed è una delle poche su cui è possibile salire. Sorge in piazza del Duomo e offre un panorama pazzesco sul borgo e sulle colline circostanti. 

Torre Grossa

 

  • La Torre Rognosa è comunemente conosciuta come la Torre dell’Orologio. Costruita nel 1200, è alta 52 metri.

Torre Rognosa

 

  • Le Torri degli Ardinghelli si trovano in piazza della Cisterna. Gli Ardinghelli erano la più importante famiglia ghibellina di San Gimignano e con le loro Torri sfiorarono la famosa altezza proibita della Torre Rognosa.

Torri degli Ardinghelli

 

  • Le Torri gemelle Salvucci vennero erette dall’omonima famiglia guelfa, acerrima nemica di quella ghibellina degli Ardinghelli. Proprio a causa di questo gioco di ostentazione di potenza, entrambe furono dimezzate dalle autorità della città e oggi misurano quasi la metà. 

Torri gemelle Salvucci

 

  • La Torre del Diavolo è una delle più famose del borgo, grazie anche al videogioco “Assassin’s Creed”. La leggenda narra che il proprietario, una volta tornato in città dopo un lungo viaggio, abbia trovato la torre più alta rispetto a quando era partito. La crescita della torre venne subito imputata al diavolo e da allora conservò questo nome. L’aspetto esoterico e sinistro della torre contribuisce a mantenerne l’identità ancora oggi. 
  • Una delle torri più caratteristiche è Torre Chigi, il cui portone di ingresso si trova al primo piano. A causa delle lotte tra famiglie della città, l’entrata venne posta al primo piano proprio per dormire tranquilli. Durante il giorno veniva utilizzata una scala per scendere in strada, mentre di notte veniva ritirata per rendere inaccessibile la torre.
  • La Torre dei Cugnanesi, costruita nel XIII secolo, è famosa per essere parte fondamentale del sistema difensivo del borgo. 

San Gimignano tra arte e cibo.

San Gimignano deve la sua ricchezza economica e artistica alla via Francigena che tutt’ora divide il borgo in due parti. È proprio in quel periodo, nel lontano 1300, che vennero erette le famose torri, ampliate le mura e costruite nuove chiese nelle aree centrali della città.
Il suggestivo borgo è la destinazione ideale anche per gli amanti dell’arte. La cittadina accoglie opere di grandi artisti della scuola senese, come la “Madonna col Bambino in Gloria” di Simone Martini che si trova all’interno dell’oratorio della chiesa di San Lorenzo in Ponte; “La Maestà”, dipinta da Lippo Memmi sulla grande parete della Sala Dante, e il “Giudizio Universale, affrescato da Puccio Taddeo di Bartolo nella Chiesa Collegiata. 

San Gimignano è famosa anche per il cibo. Il borgo è custode di prodotti pregiati, come lo zafferano, storicamente considerato di qualità superiore, e la Vernaccia, uno dei vini bianchi italiani più famosi nel mondo e il primo a ottenere il titolo di prodotto a Denominazione d’Origine Controllata nel 1966 e il marchio D.O.C.G. nel 1993.

I musei di San Gimignano da non perdere.

Il Museo Civico di San Gimignano, caratterizzato dalla cisterna del 1361 all’ingresso e dagli affreschi del Sodoma, è una tappa imperdibile. Entrando, si accede alla Sala di Dante, chiamata così in onore del poeta che soggiornò nel 1300 a San Gimignano per aiutare la causa guelfa. Proseguendo la visita del museo, si incontra la sala delle Adunanze Segrete, da cui parte la scala per la Torre Grossa e da dove si può giungere alla Pinacoteca.

Ma anche il Museo della Tortura merita una visita. All’interno della prima area del museo è possibile scoprire i metodi di tortura diffusi in tutto il mondo, con strumenti originali, foto e spiegazioni dettagliate. La seconda area affronta invece il tema della pena di morte, distinguendosi così per originalità e singolarità. 

Dove alloggiare? 

Per godere a pieno della bellezza delle valli sensi, ti consigliamo di pernottare presso la struttura Relais Villa Grazianella | UNA Esperienze di Gruppo UNA, situata a Montepulciano, luogo strategico per partire alla scoperta della Toscana e perfetto per assaporare a pieno gli splendidi paesaggi.

Relais Villa Grazianella | UNA Esperienze

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